domenica 6 novembre 2016

Irredimibile Il superman che la DC non si può permettere

Il febbraio del duemilanove Mark Waid per la Boom studios fa uscire Irredeemable.
Mark non fa mistero che il "plutoniano" protagonista del fumetto sia ispirato fortissimamente  a Superman.

Anzi è Superman, citando le testuali parole di Waid, "in Irredeemable, ho scritto la storia di Superman che la DC non mi avrebbe mai permesso di pubblicare."
Perché ne parlo sul blog, che di solito tratta di argomenti più agée?
Beh primo perché è un capolavoro, un capolavoro che dopo un'iniziale ottima partenza nella sua edizione italiana,  nel corso del tempo ha visto erodere il suo parco lettori, uscendo dai radar della "roba" da leggere assolutamente, e questo francamente è un peccato.
Secondo perché a Lucca è uscito l'ultimo volume che ne conclude la saga, quindi voi fortunati che lo scoprite adesso non avete scuse, ve lo potete godere tutto d'un fiato senza dover aspettare anni.
Il fatto che la versione italiana di questa meravigliosa serie sia stata portata a termine non è una cosa scontata, anzi.


Le vendite dicevamo per questo capolavoro (e non uso il termine con leggerezza) in Italia hanno latitato e la Italycomics, visto che si tratta di una casa editrice e non di un istituto di beneficienza, poteva benissimo fermarne l'uscita, nel momento in cui la faccenda fosse diventata antieconomica.
Fortunatamente per noi Paolo Accolti Gil, patron della casa editrice ha deciso di onorare il patto con i lettori e non senza qualche difficoltà di portarla a termine.
Si va bene ma in soldoni di cosa parla Irredeemable?
Come ogni cosa che nasce dal genio l'idea è semplice ma devastante. Ovvero che succede se Superman si incazza?


Si perché c'è sempre stata nel fondo della mia mente una domanda mai veramente formalizzata, ma che si ripresentava ad ogni lettura di un albo di Superman: Superman non è reale, o meglio la sua personalità non è reale.
Nessuna persona al mondo può avere il suo controllo, perfino il Gesù dei Vangeli ogni tanto cede al suo lato "oscuro" prendendo a ceffoni i mercanti. Superman no.
Superman non molla mai, qualsiasi trauma, dramma, incomprensione, nemmeno l'ingratitudine dei terrestri sembra toccarlo, come se oltre al corpo anche la sua psiche sia invulnerabile.
L'ultima incarnazione cinematografica dell'azzurrone  tende a mostrare un Superman meno controllato e quindi più inquietante.
Ecco Mark Waid va oltre, spinge il concetto al limite: che succede se Superman si stanca delle mediocrità umana e decide di porsi dove la natura lo ha già posto, ovvero in cima alla catena alimentare?
Succede Irredeemable, succede che il Plutoniano (Superman) decida che l'umanità  abbia bisogno di capire i valori di forza in campo e come primo atto del suo nuovo corso, inizi ad ammazzare i membri del suo vecchio gruppo di super eroi, gli unici che in "qualche" modo potrebbero fermarlo.
ovviamente è chiaro sin dalla prima vignetta che è più scrupolo che reale preoccupazione.
Se uno come Superman o il Plutoniano smette di trattenersi e di attribuire valore alla vita umana, praticamente diventa inarrestabile.


Il proseguo della serie ci mostra uno ad uno tutte le pressioni a cui è sottoposto un essere con i poteri come i suoi.
Grazie ad un uso eccellente dei flashback Mark Waid ci racconta le origini del malessere del Plutoniano, e per quanto il suo comportamento sia inaccettabile, scopriamo che in fondo infondo non ha tutti i torti.
Pochi giorni fa ho finito di leggere l'ultimo volume ed il finale è qualcosa di straordinario e poetico.
Dopo più di trenta anni di lettura di fumetti è davvero difficile che qualcosa mi spiazzi e mi emozioni, Mark Waid c'è riuscito e io di questo non finirò mai di ringraziarlo.
Se volete recuperare l'intera serie la trovate qui , sono sette volumi, pure un pelo più costosi della media , ma valgono ogni singolo centesimo.

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