domenica 11 dicembre 2016

Sleepers il Noir con i superpoteri

Altro giro altra perla nascosta.
Oggi si parla di Sleepers, miniserie scritta da Ed Brubaker e uscita in America per la Wildstorm nel marzo del duemilaquattro.
Brubaker, è probabilmente uno dei migliori scrittori americani quando si tratta di affrontare il genere noir, o in generale storie più urbane.
Probabilmente oltre al talento la cosa è dovuta al suo passato non proprio specchiato, culminato con l'aver passato diversi anni nel programma protezione testimoni.
Quindi seguendo il vecchio adagio che bisogna sempre scrivere di cose che si conoscono, va da sé che il buon Ed conosce l'argomento in maniera molto approfondita.
Anche il Sleepers è così, in tutto il fumetto si respira un'aria di realtà a tratti quasi fastidiosa perché il mondo vero è molto più sporco e con i confini meno definiti di quello che ci piace credere e Ed Brubaker non fa nulla per addolcirci la pillola.
Di cosa parla la miniserie?


Il protagonista è Holden Carver, poliziotto con super poteri che viene infiltrato come agente sotto copertura  in uno dei gruppi criminali più pericolosi del mondo.
Perché sono così pericolosi? Prima di tutto perché i vertici dell'organizzazione è formata da gente dotata anch'essa di super poteri, poi secondariamente, perché è guidata da Tao, un supercriminale che ha una intelligenza "super" come suo tratto caratteristico.
Se non conoscete Tao, andate subito a recuperare il ciclo di storie dei Wildcats scritto da Alan Moore, dove introduce questo meraviglioso personaggio. Come sempre lo Zio non ne sbaglia una.
Comunque tornando a noi, siccome Tao è uno che lo si infinocchia con molta difficoltà, perché la sua "copertura" possa reggere Holden deve dare un taglio molto netto e credibile alla sua vecchia vita.
Tanto netto, che l'unico a conoscere la verità sulla missione è il suo superiore John Lynch.
Quindi già di suo la missione appare da subito molto difficile, se poi ci si aggiunge il fatto che tempo una decina di pagine Lynch, viene ritrovato nel suo ufficio con una pallottola in testa, vi renderete facilmente conto che la situazione di Holden è tutto fuorché comoda.
Il protagonista che non è uno sprovveduto è costretto così a mantenere a tempo indeterminato la sua copertura in attesa che il suo capo, che non è morto ma è in coma, si svegli e lo faccia reintegrare fra le fila dei buoni.


Il tema portante di tutta la miniserie è proprio la perdita dell'identità.
Brubaker si pone una semplice domanda, cosa è che ci definisce?
Siamo persone per bene perché scegliamo di essere persone per bene, o lo siamo perché il contesto dove viviamo, ci ha spinto ad esserlo?
Probabilmente una domanda che il buon Ed si sarà posto parecchie volte, visto che è stato in tutte e due le parti della barricata.
Holden infatti progressivamente inizia ad empatizzare sempre di più con i suoi "compagni" e volente o nolente è costretto a costruire con loro dei legami.
Questi legami più passa il tempo e più diventano forti, fino al punto che Holden finisce per perdersi diventando indistinguibile dai criminali  che è stato mandato ad arrestare.
La storia è un rasoio, come tutte le storie di Brubaker.
L'atmosfera è claustrofobica, si percepisce perfettamente la tensione di vivere sotto copertura, con il terrore di essere scoperto in qualsiasi momento.


E' una storia che non avrebbe bisogno di super poteri, ma visto che per ragioni alimentari Brubaker ha dovuto ambientare il tutto nell'universo supereroistico di Jim Lee, fa di necessità virtù.
Ed non si limita ad usare i personaggi della Wildstorm come cornice alla storia, al contrario, fa una attenta selezione di alcuni di quelli più promettenti, Tao in primis e li incardina perfettamente nella trama, dando al tutto un tocco esotico, senza mai però tradire il tono noir e realistico della miniserie
Il tutto è stato pubblicato in Italia dalla Magic Press in quattro volumetti : Solo tra le ieneMosse false, La storta via e La lunga strada verso casa.
Con questo è tutto e buona lettura.